Un gruppo eterogeneo, attualmente composto da un numero variabile tra le 20 e le 30 persone, che negli anni passati hanno frequentato i corsi di canto popolare del FolkClub, condotto da Franco Lucà sin dal 1984, e, dopo la sua scomparsa, da Donata Pinti.
L’idea di un gruppo che andasse oltre i corsi di canto, fu, nel 2007, di Franco Lucà, raccolta immediatamente dal gruppo di allievi. Una consegna rivelatasi impegnativa da elaborare e mettere in pratica, ma a cui non abbiamo rinunciato
L’idea di un gruppo che andasse oltre i corsi di canto, fu, nel 2007, di Franco Lucà, raccolta immediatamente dal gruppo di allievi. Una consegna rivelatasi impegnativa da elaborare e mettere in pratica, ma a cui non abbiamo rinunciato.
L’obiettivo di questo gruppo è la ricerca, difesa e diffusione della canzone tradizionale italiana e non solo italiana.
Una sorta di Mutuo Soccorso a favore del cantare libero, scegliendo di cantare la tradizione e aborrendo, come fecero Cantacronache nel 1958, di scimmiottare la canzone leggera.
A differenza dello storico gruppo torinese, l’Union des Amis Chanteurs non si propone però come produttore di nuova canzone, bensì si impegna a riproporre, attraverso il canto, che resta una delle più arcaiche forme di comunicazione e quindi di socializzazione, una cultura quasi sconosciuta, generalmente trascurata e a forte rischio di estinzione.
Non solo canto però, infatti sono previsti anche:
- momenti formativi interni ed eventualmente rivolti all’esterno, in campo musicale ed etnomusicale, vocalità corale, attraverso la consultazione (lettura, ascolti) dei materiali presenti al C.R.E.L, ed incontri con esponenti della cultura e della musica poplare italiana.
- l’organizzazione e la gestione di eventi e manifestazioni pubbliche aventi come obiettivi i medesimi del gruppo
- lo scambio e il confronto con altre realtà che condividono fini e interessi.